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INTERVISTA DI ALBERTO PIAN
La creatività a scuola?
Un docente prima di tutto deve essere un trascinatore “carismatico” nel rendere accattivante la lezione, non solo deve essere un buon comunicatore; ogni volta deve saper differenziare l’approccio alla didattica che non deve essere monotona e ripetitiva. Alternare l’attività, stupire gli studenti con effetti speciali.
L’importanza di aiutare i bambini a sviluppare la creatività ?
La creatività dei bambini è innata, spesso nei laboratori che organizzo molti suggerimenti li danno loro. I bambini hanno un qualcosa di irresistibile: utilizzano gli strumenti dell’arte in modo disinteressato, senza cognizione logica, sono fantastici……..questo spirito libero non si dovrebbe perdere nel tempo. Bastano semplici indicazioni e loro svolgono liberamente qualsiasi attività.
L’importante è che poi trovino qualcuno che possa incentivare la “fantasia “accompagnandoli nella loro crescita.
Che cosa fai tu in questo campo ?
Diventare artista?
Ho scelto di intraprendere questo percorso ancora in età precoce; durante l’infanzia a periodi alternati dovetti rimanere in casa convalescente e durante le giornate occupavo il tempo disegnando e“scarabocchiando”; era piacevole, mi rilassava, era molto bello, mi appassionai a tal punto che a 14 anni dissi ai miei genitori: “voglio frequentare il liceo artistico”.
Sono sempre stata una persona curiosa a qualsiasi espressione d’arte e costantemente ho portato innovazione al mio lavoro di artista contemporaneo; importante per me è il confronto con altri, necessità per poter crescere professionalmente. Sono poliedrica, ho diversi interessi, mi piace indagare attraverso diverse forme d’arte.
Che materiali impieghi e come è nata la tua passione e come puoi diffonderla ?
Sono stata molto fortunata, in famiglia siamo tutti creativi: tutti mi hanno trasmesso la passione per le arti visive: mio nonno era un abile disegnatore e dirigeva un’impresa, mentre gli zii paterni e mio padre dipingono, mia madre ha studiato musica.
Insegno al liceo artistico, e credo fortemente che chi insegna ad essere creativo debba praticare l’arte, che sia musicista, danzatore, designer, pittore, stilista. Lo scultore Mauro Staccioli è stato il preside del liceo artistico che ho frequentato, dove ho assistito a numerose conferenze di artisti: Alik Cavaliere, il disegnatore Bozzetto, Claudio Sugliani ed altri artisti importanti a livello internazionale. Gli insegnamenti in questo contesto mi han permesso di affinare l’arte del disegno e delle tecniche artistiche. Successivamente al percorso liceale come ho sopra-citato ho deciso di iscrivermi ad un corso di pittura, all’accademia di belle arti Carrara di Bergamo.
La poliedrica direzione del fotografo Mario Cresci e le lezioni di Angela Vettese, Martina Corgnati, Giorgio Verzotti, Jorrit Tornquist, Marco Senaldi, Renata Boero, Bruno Bandini, Nicole Gravier, Calisto Gritti,Claudio Sugliani, Laura Mattioli Rossi, Aldo Montù, Mazzini, Armando Tomasi, han determinato un’ulteriore apertura degli orizzonti dell’arte.
La passione dell’arte cerco di trasmetterla con l’organizzazione di laboratori durante le mostre a cui partecipo e collaborando con varie scuole, enti, e musei.
Si può “imparare” a essere artisti?
Essere artisti! Tutti possono dichiararlo? Lo si è anche se non si produce nulla?
L’essere artista si nasce, o diventare artista si impara? Un bel dilemma.
Nella contemporaneità non è indispensabile essere un buon tecnico e saper utilizzare un solo strumento, ma l’artista deve sapere utilizzare qualsiasi media per poter esprimere un concetto, come sottolinea l’artista cinese Weiwei “essere artista è una disposizione mentale, in modo di vedere le cose; non consiste tanto nel produrre qualcosa, non piu”.
Questa affermazione è in netta contrapposizione con il “saper fare” obiettivo principale dell’insegnamento artistico che si fonda nella produzione di un oggetto. L’ importante è essere in contatto con la materia, provare sensazioni uniche nel fare qualcosa e dedicarne il tempo.
Credo che, il percorso e l’esperienza arricchiscano più che il risultato raggiunto del singolo artista.
Che cosa possono fare gli insegnanti per aiutare gli studenti a sviluppare la loro creatività?
La creatività è indispensabile per la formazione degli studenti: si dovrebbero tenere dei laboratori dedicati alla creatività in ogni grado d’istruzione.
Tutti possono imparare ad essere creativi. Gli insegnanti dovrebbero sviluppare le capacità di ogni singolo studente per renderlo consapevole delle potenzialità, contribuendo alla sua formazione, indicando il giusto percorso da intraprendere.
Imparare a diventare creativi a scuola, per poi sfruttare competenze per creare un lavoro.