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GAME IN PROGRESS

LABORATORIO CON AGATA

Agata:  mia nipote di anni due,  instancabile bambina che non sta mai ferma. Ad Agata  piace molto giocare con la palla: ovunque lei vada si guarda intorno e se vede un oggetto  di forma sferica esclama: “palla”! L’età della bambina rientra ancora in quella fase in cui l’aspetto cognitivo non sia ancora determinante per l’individuazione dei caratteri stereotipi delle cose; per cui ho deciso di lavorare con lei partendo dal disegno di forme riconducibili alla sfera, utilizzando supporti (tridimensionali e bidimensionali), strumenti e colori differenti;  durante la prima fase del laboratorio, la bambina è stata costantemente guidata, ma nello stesso tempo lasciata libera per evitare che la sua spontaneità non venga privata dal vincolo logico dell’adulto.

La seconda fase, quella attinente al lavoro che  è stato presentato alla mostra,  è  la risultante del laboratorio; con questo mio primo approccio all’arte Contemporanea,  anche  attraverso un canale fortissimo, quello del mondo infantile, voglio mettere in relazione l’aspetto naturale del bambino con quello cognitivo- razionale dell’adulto: “come vede lei vede il mondo e come lo vedo io”:

il cerchio disegnato da Agata non assomiglia ad  una forma circolare  e può essere associato ad un segno; il mio disegno invece, realizzato con un gessetto a terra è  una forma  circolare che delimita la bambina e la circoscrive, è stereotipo ed è un cerchio, ma non è perfetto.

La doppia azione sarà immortalata da scatti fotografici  che saranno presentati in mostra, eventualmente anche un video;

Cerchi-area-gata, il titolo del lavoro; il formato della fotografia   di 35 x cm 45 cm, tre elaborati max.

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